venerdì 28 novembre 2014

“CHI SONO I POVERI?

Vogliamo molte volte essere i protagonisti della vita degli altri facendoci degli “Uomini con  super poteri” cioè persone che si fanno vedere forti, capaci di dare una risposta a tutti i quesiti e poi di fondo soffrire, stare male solo perché dentro manca la gioia, la vera pace che solo Gesù può donarci.

Siamo capaci di notare i difetti degli altri e non i nostri. Come ci dice Gesù nel Vangelo: “ Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. “ (Lc 7,1-5)

Secondo te è meglio vivere nella tristezza per tutta la vita o permettere a Dio di entrare nella tua vita?

Come siamo stupidi e superficiali crediamo che l’unico mezzo per trovare la felicità sono il denaro, il potere… altrimenti non vieni calcolato da nessuno e soprattutto  vieni etichettato come un “perdente”.

Meglio essere un “perdente” che un uomo orgoglioso e pieno di vanagloria che questi atteggiamenti portaranno solo la propria anima all’ “Inferno”.

Questo termine “Inferno” ci ha fatto sempre paura, oppure a qualcuno non l’ha proprio toccato facendolo sentire indifferente non fregandosi per nulla della propria anima. Ognuno di noi oltre ad avere un corpo ha un anima che deve custodire e proteggere. Chissà se noi abbiamo sentito parlare delle “anime del purgatorio”? Quelle anime che si trovano lì a scontare le loro pene oppure le “anime dannate” quelle che la loro vita eterna è tormentata da dolori atroci, avendo dinanzi a sé sempre il nome e il richiamo del proprio peccato.
 Immaginati per un attimo di trovarti al cospetto di Dio e Lui ti faccia accomodare e ti pone davanti una bella tv,prende il telecomando su cui ci sono vari pulsanti con varie affermazioni: “ Infanzia, Adolescenza, Giovinezza, Adulto, Anzianietà” e ti fa notare tutti i tuoi errori commessi verso te stesso, verso gli altri e soprattutto verso di Lui.

Come ti sentiresti dopo,sempre lo stesso?. Ecco che allora abbiamo una grande responsabilità, nei nostri atteggiamenti, nelle parole. Non sentiamoci sempre stanchi, affaticati, delusi…ma riprendiamoci la nostra vita, portiamo luce e pace attraverso la Grazia di Dio.

Voglio condividere con te un colloquio interiore tra Gesù e un’anima:

“Anima mia cara, ogni giorno ti prendo fra le mie braccia e ti conduco su placide acque. Quando stai male e senti la solitudine ecco che io sono lì. In quella persona che ti sta salutando, oppure che ti pone un sorriso, ecco attraverso quella persona che io mi sto mostrando.

Sono io che con i miei piccoli gesti  di amore faccio sentirti la mia attenzione verso di te. Non voglio perderti anima mia cara,perché io ho voluto la tua nascita, poiché ho un grande progetto sulla tua vita. Non essere freddo alla mia grazia, facendoti tormentare dai tuoi pensieri, ma abbandonati tra le mie braccia, fatti condurre sulla strada della tua vita dal mio volere.

Ti assicuro che ti darò ciò che tu desideri se è conforme alla mia volontà. Quante volte ti vedo che ti affanni a voler a tutti costi riuscire ad avere quella cosa e noti che non riesci nella tua impresa; questo perché non ricorri a me e vuoi fare tutto da solo.

Non perdere tempo dietro alle cose vane del mondo ma poni ogni tua preoccupazione a me e ti assicuro che me ne occuperò.

Vorrei solo un po’ della tua fiducia e soprattutto vederti felice.

Oh!! Quanto è dolce, quando un’anima ripete dentro al proprio cuore: “ Gesù, voglio fidarmi di te!”

Quante anime nel mondo mi calpestano e mi rifiutano nel loro cuore anche quelli che vengono ad ascoltare la Celebrazione Eucaristica, al momento di confessare le loro colpe dicono i loro peccati,ma il loro pensiero è da un’altra parte: “ Quante cose oggi devo fare… e qui il prete perde tempo! Speriamo che faccio presto nel confessarmi, così mi tolgo il pensiero…” . Invece basterebbe vivere questi momenti in modo da sentirsi in pieno pentimento, e in piena attenzione nell’ascolto della Parola di Dio e dirmi con la semplicità del cuore: “ Gesù, perdonami!” e si aprirebbe l’abisso della mia Misericordia. Quanto mi fa male vedere un’anima che rimane indifferente dinanzi al momento della consacrazione, in cui  io discendo nel pane e nel vino facendoli divenire mio corpo e mio sangue.

Il mio sacrificio resta vano. Come sarebbe bello e dolce vedere come un anima si raccoglie in preghiera  e si unisce più intimamente  a me, in quel momento  ed io l’attirerò al mio costato dove potrà bere alla sorgente del mio amore.

Non avvolgerti nei tuoi pensieri o anima, non mettermi da parte nelle tue scelte ma abbi un rapporto amicale con me  e in qualsiasi momento dici con tutto il tuo cuore. “Gesù, voglio fidarmi di te!”. Ti assicuro che mi prenderò cura di te.

Mi rifiuterai ancora? Mi metterai ancora da parte nella tua vita?

Ti prego anima mia non tenermi fuori dalla storia della tua vita, vorrei essere accanto a te in ogni situazione. Non dimenticarlo!.”

Non trascurare il dono della “preghiera” e ne vedrai tanti miracoli. Molta gente si trova a conoscere altre religioni e ci si sente preso, coinvolto perché lì ci si sente considerato e amato e quindi ci si fa trascinare.

Non ci si rende conto che questo capita perché i nostri cuori sono freddi e insipidi, ma soprattutto perché non si legge spesso la “Parola di Dio”.

giovedì 6 novembre 2014

"Dove sei Dio?"



Salmo 22
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l'anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.

Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.


Sembra questo Salmo essere buttato lì acaso, invece no perché se lo meditiamo e ci soffermiamo sulle parole che il Salmista dice scoprire una fonte di grazie unica che poi non vorremmo più staccarci da queste parole.
Penso a quante volte ci si è nel rancore più totale, nella tristezza profonda sembra che non ci sia una via di scampo e allora con chi sfocarsela? Con Dio!
Sembra che non c’è, e invece essendo che il nostro cuore è turbato è diventato chiuso all’azione dello Spirito Santo.
Dio vorrebbe essere vicino a te, ma Lui non và contro la nostra “volontà”.
Quando ci troviamo nella disperazione o tristezza e chiediamo aiuto a Dio,sembra che non ci risponde,ma ci ricorda il Salmo 22: “Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza”
.
Una madre, quando vede soffrire il proprio figlio,soffre,ma rendendosi conto che non può far nulla, soffre nel proprio silenzio donando il suo amore di mamma attraverso gesti giornalieri: un sorriso, un piatto caldo, gli fa trovare le cose stirate …
Così Dio fa con noi, quando ci vede nella sofferenza e nel dolore e vede che tu non dai spazio, Lui non ti abbandona, ma anzi nel silenzio agisce attraverso gli altri e anche con le cose quotidiane che incontri: il sorriso di una persona, la visita di un amico, il gesto affettuoso di una sorella o la tua ragazza/moglie …
Voglio proporti di fare due minuti di attenzione, anche se già ti ringrazio del tuo leggermi che stai dando a questo scritto, è una preghiera che Dio ti ha voluto scrivere, inizia proprio con un lamento, cioè quelle parole “killer” che ci fanno allontanare tante volte dal Signore e c’è lo fanno vedere a chilometri di distanza, però poi c’è la seconda parte quella in cui è Dio che prende in mano la scena e vuole parlare al tuo cuore, spero tanto che possa fare luce sul tuo cammino e nel tuo cuore.

O Gesù Buon Pastore,
tu mi dici: “ Su pascoli erbosi ti farò riposare,
ad acque tranquille ti condurrò”.
Dove sono questi pascoli erbosi ed acque tranquille di cuimi parli o Signore?
Tu mi dici: “ Ti guiderò per il giusto cammino a motivo del mio nome”.
Ma io non vedo questa strada che tu mi hai indicato e questa guida sicura che devi essere Tu.
Dici ancora: “ Anche se vai per una valle oscura, non temere alcun male, perché io sono con te”.
Gesù mi trovo nell’oscurità della mia vita ma tu dove sei?
Tu mi dici: “ Il mio bastone e il mio vincastro, ti danno sicurezza”.
Dov’è questo Tuo bastore, che mi dà sicurezza?
Non vedi che mi sto strappando lacarne per il mio dolore?
O Dio mio, Diomio perché mi ha abbandoni?
Nelle tue parole non ci sono mai sttate falsità,
epiù che mai non credo che tu mi stia abbandonando
 proprio in questo momento.
“Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici”.
Figlio Mio, sono Tuo Padre, che vuoleparlarti,
ho ascoltato il tuo lamento,
il mio cuore è pieno di compassione per te.
Vedo quando soffri e quante grida escono a causa del tuo dolore.
Fermati  e vedi  in questi momenti
Di dura battaglia che stai avendo,
se c’è stato mai una persona che ti è stata accanto
con un semplice sorriso,
con una carezza,
ti ha fatto sentire una breve pace nel cuore,
uno che ti ha dato un retto consiglio.
Quella persona ero io, bambinomio!
Figlio Mio io non ti abbandonerò mai,
perché Io ho permesso che tu nascessi,
sono stato Io che ti ha tessuto nel grembo di tua madre.
Ricorda Figlio che bontà e fedeltà ti saranno sempre compagne,
tutti i giorni della tua vita e avrai sempre
un posto particolare nel mio cuore per tutto il resto dela tua eternità.

Con affetto,
Tuo Papà


Molto spesso vogliamo Dio nelle nostre comodità e non ci rendiamo conto che Lui si trova negli altri, nella persona che ti è accanto.
Per te il tuo gridare: “ Dio, dove sei che qui sta muorendo mio figlio? Dio dove sei che non riesco a pagare una tassa della casa? Dio dove sei che mio marito o mio figlio non trovano un lavoro?”
Ma tu cosa fai, nel frattempo?
Continui a lamentarti e vedi che non ti serve a nulla, e quindi metti in atto la seconda riserva quella da far impietosire Dio con un bel  “S.O.S. 118” facendoti vedere un cristiano praticante e convertito, ma uando durerà tutto questo fin quando avrai avuto ciò che desideri e poi…
Per te tutto è comodo quando bisogna giudicare e puntare il dito contro Dio.
Meno male che Dio è un padre Misericordioso e non ha bisogno del dare e avere. Ma Lui desidererebbe solo che lo chiami e lo invochi con fede e amore, sempre in qualsiasi momento Lui ti soccorerà e ti terrà tra le sue braccia di padre. Confida in Dio e vedrai che non ti deluderà. Per incoraggiartiti lascio con questa piccola storia:

 Un vecchio saggio fu invitato a parlare in una parrocchia sulla fiducia in Dio. La chiesa era affollata di adulti, molto attenti. In prima fila, seduto sulle ginocchia della nonna, c’era un bambino che giocava con un pezzo di carta in mano. La sua presenza ispirò al vecchio saggio un paragone e disse:«Vedete questo bambino? Questo bambino, come del resto tutti noi, ha paura del dottore e dei suoi interventi che spesso sono dolorosi!». A sostegno della sua tesi si rivolse verso il bambino e disse:«Come ti chiami?» «Riccardo!» «Riccardo,quanti anni hai?» «Quattro!» rispose fiero agitando la manina. «È vero che tu hai paura del dottore?» «No! Io non ho paura del dottore!»
Sorpreso dalla risposta, il vecchio saggio insistette:«Ma come! Non hai paura del dottore quando ti prescrive le medicine amare, quando ti fa la puntura… insomma quando ti fa male? Non hai paura del dottore?» «No! No! Io non ho paura del dottore!» rispose il bambino con maggior forza. Nel frattempo la nonna osservava preoccupata le repliche del nipotino. Dopo qualche tentativo andato a vuoto, il vecchio saggio piacevolmente meravigliato dalla reazione del bambino disse:«Senti Riccardo, verresti qui al microfono a dire a me e a tutta questa gente, perché tu non hai paura del dottore?» Riccardo scese dalle ginocchia della nonna, andò al microfono e ad alta voce disse:«Io non ho paura del dottore perché il dottore è mio papà!»
Una sonora e gioiosa sorpresa da parte dei presenti accolse l’inattesa risposta. E la nonna rasserenata confermò:«Sì, sì. suo papà fa il dottore.» Allora il vecchio saggio compiaciuto, rivolgendosi all’assemblea replicò:«Devo aggiungere altro? Ora sapete cosa è la fiducia in Dio!»

Quando abbiamo la consapevolezza che tutti gli interventi più o meno dolorosi della nostra vita sono voluti o permessi da Dio che ci è papà, non possono farci paura perché sono segni sensibili del Suo amore che sa guarire e salvare come gli interventi e le medicine del dottore (anche se, qualche volta, sono proprio amare…).


martedì 4 novembre 2014

"Depressi a Vita"



Quante volte nella nostra vita, siamo soffocati dalle nostre passioni e comodità.
Molto spesso siamo legati alle nostre cose e facciamo fatica a lasciarle e quindi a non fare delle scelte “sane e pulite” ma soprattutto “vere”. Quindi siamo costretti a rimpiangerci sui nostri problemi facendo così di essere dei bravi “deprimenti a vita”.
Quando cominceremo a lasciare i nostri “amici per la pelle” cioè le nostre “Passioni” allora forse lì inizierà una nuova vita per te.
Il cammino verso Gesù, è un qualcosa che ci richiede delle rinunce ma a lasciare quelle cose che c’impediscono di guardare con gli occhi dell’amore e comprendere fino in fondo la strada che ha prescritto per me. Finchè queste “sanguisughe” continueranno a morderci e starci stretti, noi non vedremo mai la vera Luce e quindi si farà sempre fatica a scoprire il piano di Dio su noi stessi.
Sforziamoci di passare per la porta stretta e cominciamo a fare delle piccole rinunce, che porteranno qualche sofferenza ma che faranno bene alle nostre anime.
Chiediamoci in cuor nostro: “ Quali sono le cose a cui sono legato e m’impediscono di camminare nella verità?” ma fallo con molta umiltà e senza pretendere da te stesso di essere perfetto, perché ognuno di noi è umano e può sbagliare, ognuno hai dei limiti, ma l’importante è comprendere che siamo degli “SCELTI” si hai letto bene dei “Figli scelti da parte di Dio”.
Non rovinare e non soffocare il tesoro nascosto che in te a causa delle tue passioni, ma ascolta nella profondità del tuo cuore e porta alla superficie il vero tesoro quello che ti dona pace e serenità al tuo cuore.
Concludo con una frase della Beata Madre Teresa di Calcutta: Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe, i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni. Pero’ cio’ che e’ importante non cambia; la tua forza e la tua convinzione non hanno eta’. Il tuo spirito e’ la colla di qualsiasi tela di ragno. Dietro ogni linea di arrivo c’e’ una linea di partenza. Dietro ogni successo c’e’ un’altra delusione. Fino a quando sei vivo, sentiti vivo. Se ti manca cio’ che facevi, torna a farlo. Non vivere di foto ingiallite… insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni. NON LASCIARE CHE SI ARRUGGINISCA IL FERRO CHE C’E’ IN TE.

“Ama, fatti Amare, fatti Santo”
Buona Giornata

lunedì 3 novembre 2014

Un Folle amore

"Piú siete intimamente e specialmente attaccati a Lui, piú Egli é quell'amore intimo nel vostro cuore" (B. Madre Teresa di Calcutta).
Da questo pensiero che vorrei partire oggi.
Quando ci si scopre di possedere un grande tesoro nel proprio cuore, si scopre una grande gioia che nn ti lascia piú.
Ti sembra che quello che c'é intorno a te sembra irrisorio e inutile, vivi solo per il tesoro che porti dentro al tuo cuore.
"Piú una persona ama, e piú diventa sensibile alla risposta dell'amato. Uno straniero o un nemico possono umiliarci, ma quell'insulto non tocca il nostro cuore. Invece il piú piccolo gesto, un semplice sguardo di qualcuno che amiamo ardentemente puó arrivare a ferirci nel profondo." (P. Josef Logford)
Sarebbe bellissimo sperimentare questo immenso amore che ci viene offerto in modo gratuito.
É impensabile che una persona dona la sua vita sulla Croce per me, che amore grande.
Ma anche piú meraviglioso é pensare che ognuno é a immagine di Dio ed é soprattutto suo "Tempio Santo".
Questo luogo cosí prezioso che é il nostro cuore lí abita Dio, lí vive l'Amato colui che ha fatto una follia per te e me.
Solo il semplice fatto di pensare che un "folle" come Gesú ha crocifisso la sua vita per me dovrebbe farmi balzare dalla sedia e cantare ogni giorno lodandolo e ringraziandolo.
Che meraviglia e stupore pensare e meditare a questo evento: "Un folle gesto per un grande folle amore".
Un Dio che rimane impaziente di uscire allo scoperto e donarsi completamente a te, ma Lui aspetta il tuo si. Un Dio sensibile e amante della tua libertá.
Un Dio Padre che sconfigge la morte per amore tuo.
Pensare che Dio sapeva a cosa andava incontro offrendo suo Figlio, ma credeva e sperava che il cuore dell'uomo potesse essere squarciato per dimorare dentro di Lui, invece ecco la libertà umana ha prevalso rifiutando questo amore gratuito.
Ma ecco la "follia di Dio", la sua "testardaggine", si dona e si fa crocifiggere per amore perché la mia e tua di vita nn rimanesse nel peccato che viva in eterno.
Dio nn gl'importa che tu abbia chiuso il cuore perché Lui spera che tu un giorno glielo apra e scoprirai l'immensità del tesoro che é dentro di te.
Un tempio ricco di un tesoro inestimabile che ha bisogno di essere osservato e accolto.
Buona Giornata,
"Ama, fatti Amare e fatti Santo"