mercoledì 22 ottobre 2014

"Ho Sete di Te" - Madre Teresa di Calcutta


"Ecco, io sto alla porta e busso..." (Ap. 3,20)

È VERO. lo sto alla porta del tuo cuore, giorno e notte. Anche quando tu stai ascoltando, e dubiti che sia lo, sono lì. Aspetto anche un minimo tuo segnale, una tua impercettibile risposta che mi permetta di entrare.
 Voglio che tu sappia che ogniqualvolta Mi inviti, lo vengo sempre, senza il minimo dubbio. Vengo silenzioso e non visto, ma con infinito potere e amore, portando con Me i preziosissimi Doni dello Spirito Santo. Vengo con la Mia Grazia e col Mio desiderio di perdonarti e guarirti e con un amore per te fuori di ogni immaginazione, lo stesso amore che ho ricevuto dal Padre Mio e nostro ("Come il Padre ha amato Me, così io ho amato voi..." - Gv. 15,10). Io vengo col desiderio ardente di consolati e rafforzati, rialzarti e chiudere le tue ferite. Ti porto la Mia luce per diradare le tue tenebre e i tuoi dubbi. Vengo con la Mia forza per potati su di Me e assieme portare ciò che ti affatica; vengo con la Mia Grazia ad accarezzare il tuo cuore e trasformare la tua vita; infine offro la Mia pace alla tua anima.
 Io ti conosco perfettamente. Ho contato i capelli del tuo capo. Niente della tua nu vita è secondario per Me. Ti ho seguito costantemente finora, amandoti costantemente anche nel tuo disorientamento; conosco ogni tuo problema, bisogno e paura come pure, certo, peccato. Ma ancora te lo ripeto: Ti amo - non certo per quello che hai o non hai fallo - ti amo per te stesso, per la bellezza e la dignità di cui Mio Padre ti ha adornato con la Creazione, facendoti simile a Noi. Come spesso dimentichi questa dignità dopo che hai commesso il peccato! Tuttavia ti amo come sei. Ho versato il Mio Sangue per te! Se lo chiederai con fede, la Mia grazia cambierà tutto ciò che c'è da cambiare nella tua vita e ti darò la forza di liberati dal peccato e da tutti i suoi devastanti effetti.
 Conosco il tuo cuore, la tua solitudine e il tuo dolore, le reazioni, i giudizi e le umiliazioni. lo ho sopportato tutto questo prima dite. Ho portato su di Me tutto questo per te affinché tu possa dividere anche la Mia potenza e vittoria. Conosco specialmente il tuo bisogno di amore e di bere alla fonte dell'amore e della consolazione. Quante volte la tua sete è stata vana; dissetandoti in modo egoistico, riempiendo la tua sete di piaceri illusori, cioè la vacuità ancora più grande del peccato! Hai sete di amore? "Venite a Me o voi assetati..." (Gv. 7,37). lo vi darò da bere fino a pienezza. Hai sete di essere amato? Ti amo più di quanto puoi immaginare, al punto di morire in croce per te.
 Ho sete del tuo amore. Sì, questo è il solo modo di dirti il Mio amore: HO SETE DI TE. Ho sete di amarti e di essere amato. Per dimostrarti quanto sei prezioso per Me! HO SETE DI TE. Vieni a me e ti empirò il cuore e guarirà le tue ferite. Farò dite una nuova creatura, ti darò la pace, pur se tu debba vivere fra mille travagli. HO SETE DI TE. Non dubitare mai della Mia Grazia, del mio desiderio di perdonarti, di benedirti e di vivere la mia vita in te. HO SETE DI TE. Se ti senti poco importante agli occhi del mondo, non è il caso di badarci. Per Me non c'è nessun altro al mondo di più importante dite. HO SETE DI TE. APRIMI, VIENI A ME, SII ASSETATO DI ME, OFFRIMI LA TUA VITA. E io ti dimostrerò quanto conti per il Mio cuore.
 Non ti sei ancora accorto che il mio Padre ha il perfetto disegno di trasformare la tua vita? Proprio da questo momento. Dammi fiducia. ChiediMi ogni giorno di entrare nella tua vita e di darmene carico, e io lo farò. li prometto, di fronte al Mio Padre in cielo, che opererà miracoli nella tua vita. Perché dovrei? Perché HO SETE DI TE. Tutto quello che ti chiedo è che ti abbandoni a Me completamente. Io farò il resto.
 Anche adesso lo ti tengo il posto che Mio Padre ha preparato per te nel Mio Regno. Ricordati che sei un pellegrino in questa vita, in viaggio verso casa. Il peccato non ti soddisferà mai o condurti alla pace che cerchi. Tutto quello che hai cercato fuori di me ti ha lasciato più vuoto, così non inclinarti alle cose terrene. Soprattutto, non allontanarti da Me quando cadi. Ritorna a Me senza esitare. Quando mi porti il tuo peccato, Mi dai la gioia di manifestarti come Salvatore tuo. Non c'è nulla che lo non possa perdonare e curare. Pertanto, vieni adesso e sgrava la tua anima.
 Non importa quanto tu Mi sia lontano, quanto Mi dimentichi, quante croci tu debba sopportare in questa vita. C'è solo una cosa che lo voglio tu ricordi, una cosa immutabile: HO SETE DI TE. Così come sei! Non c'è bisogno che tu cambi per credere nel Mio amore, perché è il Mio amore che ti cambierà. Tu dimentichi ancora, pure io ti cerco ogni momento. Sto alla porta del tuo cuore e busso. Trovi così difficile crederlo? Allora guarda alla croce, al Mio Cuore trafitto. Non hai capito la Mia Croce? Allora ascolta ancora lo parole che dissi lì, così capirai chiaramente perché ho patito tanto per te: "HO SETE..." (Gv. 19,28). Sì, ho sete dite, come il resto del salmo che stavo pregando recita di Me: "ho cercato compassione, ma non ne ho trovata..." (Sai. 69,20). Per tutta la tua vita ho cercato la tua compassione e non ho smesso di cercare il tuo amore e di amarti. Hai provato tante altre soddisfazioni che non ti hanno reso felice; perché non Mi apri il cuore, proprio adesso, più di quanto tu non abbia fatto prima?
 Ogniqualvolta apri la porta del tuo cuore, e vieni vicino, Mi sentirai ripetere incessantemente: "Non importa quello che tu abbia fatto, ti amo per il tuo proprio profitto. Vieni a Me con la tua miseria e il tuo peccato, con le tue angosce e le tue necessità, col tuo desiderio di essere amato. lo sto alla porta del tuo cuore e busso... ApriMi, perché HO SETE DI TE...".
 "Gesù è Dio, per cui il suo amore, la sua sete, sono infinite. Lui, il creatore dell'universo chiedeva l'amore delle sue creature. Ha sete del nostro amore... Queste parole: "Ho sete" - non riecheggiano nelle vostre anime?".

Madre Teresa

domenica 19 ottobre 2014

"L'Umiltá e il Mondo"

Uno dei doni piú belli che possiamo vivere e desiderare é l'umiltà.
Oggi il mondo é pervaso dall'orgoglio, dalla vanagloria, dallo scavalcare gli altri, sentirsi piú capaci.
Una domanda che vi e mi pongo é questa: "Ma dopo aver raggiunto le alte vette della visibilitá cosa avrai concluso?" Risposta: " La soddisfazione di aver dimostrato quanto valgo!"
Scusami é proprio vero noi siamo nati per gli altri, perché la nostra vita  é in funzione al loro giudizio.
Oh, come sarebbe bello se la nostra vita,invece, sarebbe vissuta nella semplicità, nell' amare le piccole cose.
Fare il proprio quotidiano in modo straordinario.
Se si cominciasse ad apprezzare ció che per noi sarebbe scontato e ad amarlo allora ecco che la dipendenza dall'altro, questa grande malattia, nn esisterebbe. Ameresti e apprezzeresti ancora di piú te stesso.
Il vero amore nasce quando si é umili.
Se il mondo scoprirebbe il dono dell'Umiltá sarebbe un Mondo Santo.
Solo che purtroppo esso é pervaso dal male e oggi si fa fatica a sacrificarsi per l'umiltà.
La concezione di questa virtù é:" Che scopo essere umili? Perché devo sacrificarmi?"
L'umiltà é vista come segno di sottomissione ed é riservato a persone che stanno ai crocicchi delle strade.
Ma invece questo tipo di virtú é segno totale di apertura di cuore e amore verso il prossimo.
AMARE é dire all'altro che ci sei con tutte le tue miserie e debolezze.
FATTI AMARE é dire che accogli l'altro per cosí com'é.
FARTI SANTO é vivere l'Umiltá.
Amando Dio nel prossimo, sporcandosi le mani di Caritá e cercando di alleviare le piaghe di Gesù senza continuare a crocifiggerlo con i tuoi e nostri peccati ma compiendo atti di vero amore con umiltá.
Buona Domenica,
"Ama, fatti Amare e Fatti Santo!"

sabato 18 ottobre 2014

"Ama, fatti Amare e fatti Santo!"

Al mattino ci si alza facendo tutte le proprie cose abitudinarie dimenticandosi di salutare un qualcuno che ci ha donato un nuovo giorno.
Ha cercato di fare in modo che questa nuova giornata sia ricca di luce e un cielo limpido e sereno (scusami forse dalle tue parti non è così, ma cercatemnte una nota positiva durante questa mattina è avvenuta e se proprio niente pensa che sei vivo...) e nemmeno lo si ringrazia, anzi se cominci a vedere che il tempo comincia ad arrabbiarsi e fa delle nuvole nere allora lì cominci ad innervosirti e a lamentarti che sarà una pessima giornata e così anche il tuo umore comincerà ad essere deprimente.
Ci hai mai fatto caso come è il tempo così è il nostro stato d'animo ci si stanca di fare qualsiasi cosa e si è forse anche un pò nervosi.
Ma in tutto questo tram tram della vita ordinaria delle nostre giornate ecco che Dio è messo all'ultimo posto. Una domanda mi e ti pongo: "Quanto tempo dialogo con Dio?"
Si hai letto bene, non quando preghi ma quando ci parli con Gesù, qual'è il tempo che gli offriamo per chiacchierare un pò con Lui.
Se vai notando la tua giornata ti accorgi che ci sono dei momenti particolari dove arrivano dei piccoli "regali" da parte di Dio e tu e ne io c'è ne accorgiamo, quali?
Beh, il semplice fatto che una persona ci sorride, o che un fratello/sorella ci dona una parola facendoci stare di buon umore, ti arriva un msg che ti dona serenità oppure incontri per la strada un bambino o un anziano che ti fa stare bene con un suo semplice gesto.
Poi ci sono le "lacrime di Dio" si quelle il Signore te le fa sentire quando senti tristezza o compassione verso qualcuno, quando nel tuo cuore cominci a sentirti strana per una situazione in cui ci stai male e soffri e non sai cosa poter fare per risolvere quella situazioni.
 Una cosa straordinaria: " la Compassione di Dio si fa carne in Te!" tu divieni strumento nelle mani di Gesù senza che tu te ne accorga e anche se tu saresti un semplice ateo lì il Signore agisce.
Quante persone ho incontrato nel corso della mia vita che non credono e non amano la Chiesa è fanno delle cose stupende sporcandosi le mani per gli ultimi e lì è Gesù che tocca quel cuore.
Dio semina nei cuori di ciascuno di noi fin dal nostro concepimento il seme dell'amore mettendolo in un posto nascosto del nostro cuore dove noi delle volte facciamo fatica a trovarlo perchè i semi marci del mondo (orgoglio, non perdono,sesso, droga, denaro...) bloccano e soffocano quel bellissimo seme che è l'amore.
Allora come fare a far crescere questo seme e fare una bellissima pianta cercando di lavorarlo con l'acqua della pazienza, le mani dell'umiltà e la costanza nella preghiera o dialogo con Gesù.
Se vuoi veramente alimentare questo piccolo seme  e donare pace al tuo cuore e alla tua vita allora mettiti a lavoro e sforzati di amare la tua vita scoprendo che dentro di te c'è un qualcosa di unico e meraviglioso che è "l'AMORE DI DIO".
"Ama, fatti Amare e fatti Santo!"

Buona Giornata,
Facciamoci Santi...

venerdì 17 ottobre 2014

Soffrire per cosa?

In questi giorni mi ponevo una domanda che forse sembrerà strana a molti, ma penso che potrà essere una "luce" per tanti che la leggeranno, la domanda era questa che mi tormentava: " Ma se Dio mi ha donato un corpo perchè la fede cristiana mi pone di fare delle mortificazioni, delle penitnze, far soffrire questo dono che il Signore mi ha fatto?".
Rileggendo questa domanda alla luce del mondo, la risposta è molto semplice. " Tu sei cretino, chi te lo fa fare di mortificarti...fare digiuni...a che serve tutte queste cose?...goditi la vita, che poi morirai, e cosa avrai lasciato?...Hai un bel corpo, sfruttalo....datti alle cose che il mondo ti offre...". 
In qusesti giorni  era come un tormento e un'inutilità soffrire per cosa??
Ecco, poi, la grazia della preghiera e la perseveranza in Gesù.
Ti arriva una frase che và direttamente al cuore della tua vita e ti dice: " Io non ti ho amato per scherzo, ho dato la mia vita per te anche se fossi stato l'unico sulla faccia della terra!".
Allora cominci  a trovare delle risposte in un ottica diversa e capisci che è un qualcosa di meraviglioso e stupendo offrire la propria vita  per un qualcuno che ti ha amato e continua ad amarti offrendosi ogni giorno in sacrificio durante la Celebrazione Eucaristica.
Prima che io nascevo, io ero già nei pensieri di Dio come ci ricorda un bellissimo Salmo: "Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi; erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati quando ancora non ne esisteva uno." (Sal 138)
Questo pensarci da parte di Dio ha smosso tutti gli angeli del Paradiso, ha cominciato a far festa perchè aveva pensato qualcosa di eccezionale e unico, Te. Si, proprio te con tutte le tue miserie e mancanze. 
Dio nel suo cuore provava una gioia indescrivibile e quindi ha fatto di tutto per cercare due persone che potessere prendersi cura di Te,sono i tuoi genitori, e Dio ha pensato anche al progetto a cui affidarti così da farti camminare sulla retta strada solo che il mondo in certi momenti ha preso il sopravvento, ci ha fatto camminare su strade sbagliate e fare scelte non giuste così da portarci ad allontanare da Dio.
Tu sei stato creato per un qualcosa di unico che solo Tu puoi fare, perchè Dio ad ognuno ha consegnato un compito ben preciso.
Fare penitenze, digiuni, mortificazioni non significa flaggellarsi o fare delle imprese eroiche ma significa rinunciare al proprio Io.
Tu potrai dirmi: " Non m'interessa voglio godermi la mia vita, mangiare e bere, provare tutte le cose di questo mondo, Dio verrà forse alla fine dopo tutte queste cose."
Beh, accomodati però pensa al dopo, cosa ti rimarrà quando avrai concluso questa vita? Cosa ti sarai portato?
Il benessere, il divertimento, l'onore ma Dio ti farà una semplice domanda: " Quanto hai amato?"  
Siamo in questo mondo per una missione, dobbiamo solo scoprirla. 
Il fatto di mortificare o far fare penitenze al mio corpo è farlo solo per AMORE per un qualcuno che ha dato la vita per me. 
Condividere insieme a Gesù la sua Passsione per AMORE e la salvezza dei fratelli.
Se tu sei uno che ha scoperto l'amore di Dio non tenertelo solo per te ma aiuta altri a farlo scoprire e innamorarsi.
Solo donandoti che scoprirai di essere amato, e quindi allora comprenderai che è bellissimo offrire delle piccole rinunce e mortificarsi per AMORE.
 Ti auguro di fare questa meravigliosa esperienza e di poterti fare travolgere dall'Amore di Dio e scoprire quando sei AMATO e quanti doni hai che prima rimanendo nel tuo Io non vedevi pechè eri accecato dalle cose del mondo.

Buona Giornata,
Facciamoci Santi... 

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giovedì 16 ottobre 2014

"Prigioniero non Amato"

Cara Anima,
sono rinchiuso in questo piccolo tabernacolo nel silenzio.
Ascolto le preghire di chiunque passi per vicino questa piccola "prigione".
In questo piccolo tabernacolo è rinchiuso tutto il Mio Amore è come un cuore che pulsa continuamente senza mai smettere di fermarsi, un Cuore ricolmo di amore che non si stanca mai di perdonare, ma cerca di tenere stretto al suo Cuore chiunque si avvicina.

Anima Cara, quante volte rimango in silenzio perchè rimango solo in questo luogo come un prigioniero che sta lì ad aspettare che qualcuno lo vada a fargli visita.
Quando arriva qualcuno il mio Cuore comincia a battere ancora più forte perchè qualcuno si ricorda di Me.

Cara Anima io sono il "Prigioniero non Amato", ci cono momenti che il mio Cuore è così rattristato perchè nessuno lo consola ma anzi viene offeso e deriso.

Anima Mia, vieni a consolarmi, a sentire i battiti del Mio Cuore, ad ascoltare ciò che voglio dirti.
Non restare fermo e indifferente al mio richiamo: "Amami per così come sei!"
Fatti condurre da Me, da mia Madre Maria si Lei la guida sui tuoi passi per condurti al mio Cuore.
Non preoccuparti dei tuoi sbagli, non farti condizionare dai tuoi pensieri ma prendi la decisione di venire e corri dinanzi a questa piccola prigione d'amore e parlami come faresti ad un amico.
Ti assicuro che Io ti ascolto e mi prendo cura di te.
Fidati e non resterai deluso.
Amami e ti sentirai ricolmato dal mio Amore.


Clicca qui, per venirmi a fare compagnia...

mercoledì 15 ottobre 2014

"Una Follia d'Amore!"

Dal Vangelo secondo Matteo 27, 26-30

Pilato, dopo aver fatto flagellare Gesù lo consegnò perché fosse crocifisso. Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: « Salve, re dei Giudei! ». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo.

Proprio stamattina meditavo su questo bellissimo passo, molto sofferente e brutale. Se lo andiamo a rileggere,immedesimandoci in quella situazione e stando anche semplicemente a guardare la scena da spettatore ci saremmo resi conto del grande amore.
Un folle che ha donato la sua vita per te e per me.
Sappiamo bene che Gesù avrebbe potuto con un semplice soffio abbattere tutti e manifestare la sua grandezza e potenza, ma non lo ha fatto, anzi si è umiliato e fatto schiaffeggiare dai soldati.
Una piccola domanda che mi viene spontanea da porci: " Ma quandto crediamo in Gesù? Veramente ne siamo convinti che sia esistito? Ci si crede che un uomo abbia subito tutto questo solo per AMORE?"
Ma chi è questo pazzo? GESU'.
Cosa faccio io per ripagare a questo AMORE? 

Una parte del Vangelo che mi vorrei soffermare con te è questa:
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra.

Ecco dei gesti che compiono questi soldati, persone spietate che non hanno il cuore ma una pietra.
Sono persone malvage, che vivono solo per lottare e uccidere.
Beh,forse ti sembrerà strano in quello che ora leggerai ma è la pura verità; Gesù è venuto anche per loro, affinchè si convertissero.
Hai mai pregato per i carnefici di Gesù?
Tu mi dirai: " Guarda, sicuramnte staranno all'Inferno dopo quello che hanno fatto". E' vero, forse saranno stati gli angeli ribelli che si sono incarnati in loro e hanno preso possesso delle loro vite.
Ma quei carnefici ci sono ancora oggi, e nessuno prega per loro, questa gente viene solo accusata e  messa da parte, rifiutata e scartata.
Quando ci troviamo al telegiornale a leggere delle notizie scioccanti, la prima risposta che diamo ad un pedofilo, un violentatore, un omicida di bambini: " Io lo avrei ammazzato! L'avrei dato in mano agli altri detenuti così lo avrebbero sistemato per le feste...." e non voglio aggiungere frasi molto più forti...
Ma per un attimo ci chiediamo: " Perchè l'ha fatto?" 
Parte del carisma di questa famiglia "Luce della Vita" è proprio quello di pregare per i "carnefici di Gesù" , si per tutti colro che provano questa rabbia e sofferenza nei loro cuori e la trasformano in delitti disumani.
Lo sò è difficile farlo e soprattutto pregare per questi fratelli o sorelle ma anche loro sono dei figli/e di Dio e non possiamo permettere che anche noi diveniamo "carnefici" accusando e facendo qualcosa che andrebbe fuori da un ragionamento cristiano.
Quello che sto scrivendo è AMORE FOLLE, quello che ci chiede Gesù, anche sulla Croce il Signore disse: " Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno!".
Sono certo che Gesù quando si trovava con i soldati e sul cammino verso il Calvario mentre il popolo lo continuava ad insultare, Lui in Cuor Suo chiedeva perdono al Padre, aveva compassione di questa gente.
Quante volte ci troviamo anche noi, a crocifiggere Gesù, ad accusarlo e insultarlo nei nostri fratelli vicini indossando le vesti di quel popolo che ha rifiutato di accogliere il Salvatore.
Facciamoci delle domande che ci aiuteranno a riflettere in questa giornata:
- Come vivo il mio rapporto con Gesù?
- Negli altri, cerco di vedere Gesù o penso solo a me stesso?



Non continuiamo a dare la nostra vita nelle mani di Satana, ma prendiamola in mano e facciamone un grande capolavoro, così da poterci presentare a Gesù in modo elegante di carità, Umiltà e Obbedienza.


Buona Giornata,
Facciamoci Santi e Buona visione




martedì 14 ottobre 2014

"Vivo il momento presente, colmandolo di amore"

Cerchi di vivere con serenità e con la pace, il tuo cammino con Gesù, cercando di fare le tue buone preghiere e facendo dei piccoli atti di carità che ti fanno stare bene con la coscienza.
Pensi che il provare a mettersi la coscienza apposto ti dia l'opportunità di aver fatto il tuo dovere dinanzi a Dio.
Il Vangelo di oggi, c'interroga e ci pone dinanzi a delle domande inquietanti e che perforano il nostro cuore e la nostra anima.

In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro». (Lc 11,37-41)

L'interrogativo maggiore che più dovrebbe metterci, oggi, in crisi è: "Quanta elemosina, io porto nel mio cuore?" cioè: " Quanto Amore ho dentro di me?"
Io, ho sempre creduto che anche nell'essere più cattivo c'è l'amore perchè Dio ci ha creati con il "Cuore dell'Amore"per questo ogni creatura è cosituita con l'amore, forse appena leggerai questo nome salterai dalla sedia, ma è proprio così anche Adolf Hitler è stato costiuito dall'amore di Dio.
Ogni essere vivente è stato costruito dai "macchinari dell'amore" che sono le mani e il cuore operoso di Dio.
Nel momento in cui noi veniamo introdotti nella Vita e qui che tutto comincia a modellarsi, e dal nostro vissuto che noi ci creiamo e ci formiamo.
La bellezza del nostro Dio è che ci ha donato una grande libertà di vivere la nostra vita come vogliamo senza che Lui ci venga ad ostacolarla anzi ci ha donato delle situazioni o delle persone per farci riflettere e tornare sul giusto cammino, ma poi siamo liberi.
Rivediamo per un attimo la nostra vita e ripercorriamo tutti quei momenti di difficoltà in cui abbiamo trovato delle persone pronte ad aiutarci. Pensi che sia una coincidenza oppure un regalo di qualcuno?
Non tratteniamoci  e non leghiamoci a discorsi di questo mondo che ci fanno cadere nel baratro della morte della nostra anima,ma cogliamo il momento presente vivendo ogni momento come se fosse l'ultimo, e come ricorda uno dei Santi Protettori della nostra Famiglia "Luce della Vita" :
« Io non aspetterò. Vivo il momento presente, colmandolo di amore ». SdD Car. Van Thuan

Buona Giornata,
Facciamo Santi

Dalla Nostra Regola di Vita...





Appena siamo nati Dio ha dato nelle mani dei nostri genitori una grande tavola bianca e gli ha chiesto di colorarla, e loro hanno risposto: "Ma Dio non abbiamo colori, come facciamo?". Dio gli ha risposto che i veri colori che servono per disegnare questo quadro sono:l'amore, la gioia, la pace, il silenzio, la comprensione che darete ai vostri figli.... Ecco chi è il Volontario che fa parte di “Luce della Vita” colui che cerca di ricevere e poi dare quei colori che mancano a quelle persone che nel loro percorso di vita la loro tavola bianca si è macchiata di nero e quindi offrirglil’opportunità di cancellarla attraverso un cammino fatto di amore,perdono, comprensione e pace con se stessi, accompagnandolo nella Famiglia “Luce della Vita”.



“Non permettere a nessuno di calpestare la tua persona perché hai una dignità da difendere... Una dignità donata da Dio che non può essere offesa perché è stata offerta grazie ad un folle gesto di amore...”

lunedì 13 ottobre 2014

E Tu che fede hai?

Oggi, mi ritrovavo a parlare con alcuni amici mentre prendevamo un caffè e notavo come la fede cristiana si sia ridotta ad una semplice frase: " Io vado a messa la domenica per stare apposto con la coscienza e perchè Dio altrimenti non mi fa quello che io voglio".
Cioè si va alla Celebrazione Eucaristica solo perchè si aspetta un contraccambio da parte del Signore.
Dato che siamo stati buoni e amorevoli, ora pretendiamo che Dio ci faccio il dono che gli chiediamo.
Questa è la vera fede? Questa è quella fede che Gesù ci chiede di professare e vivere? Oppure quella che si legge dai giornali e da siti web persone perseguitate e uccise a causa del Vangelo, dove l'annuncio avviene rischiando la propria vita e donando tutto il cuore a Cristo?
Io fino a che punto sono capace di testimoniare Cristo agli altri, tra i miei amici, nella mia famiglia?
Noi non siamo dei cristiani"apatici" ma siamo dei figli degni d'amore, ricchi di dignità e soprattutto siamo testimoni viventi di un Padre "folle" che ha dato la Vita di suo Figlio per ciascuno di noi.
Facciamoci un resoconto della nostra vita,notando che testimonianza stiamo dando agli altri, che Gesù stiamo pubblicizzando e donando?
Siamo dei Cristiani ad acque di rose oppure dei cristiani di speranza?
Oggi il mondo ha bisogno di "Cirenei" capaci di accogliere il richiamo della Croce di Cristo e amarlo nel fratello più debole, sporcandoci le mani con il fango del peccato. Si, proprio così lottare questo fango e immergersi in esso per trovare la perla che si trova al suo interno, solo attraversando la propria sofferenza e riconoscendo i propri limiti e peccati che si scopre il vero valore che si è e quanto Amore Dio ha conservato per ciascuno di noi.
Un folle così nessuno c'è l'ha ma solo noi della Religione Cristiana.
Dio ci ama pazzamente e
non sprechiamo questo enorme dono dietro alle distrazioni del mondo ma immergiamoci nel Cuore di Dio attraverso la preghiera, digiuno e ascolto della sua parola, nutrendosi del suo Corpo e Sangue.

Faccimoci Santi nella gioia.
Carissimi Amici, vorrei condividere con voi, questa bellissima meditazione che il Papa ha fatto nei giorni scorsi, aiuta a riflettere sul valore dell'esame di Coscienza. Buona Lettura


PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
Cuori in guardia
Venerdì, 10 ottobre 2014
 
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIV, n.232, Sab. 11/10/2014)
  Facciamo bene la guardia al nostro cuore? Lo custodiamo dai continui tentativi del demonio di entrarvi e prendervi dimora? Lo ha chiesto Papa Francesco durante la messa celebrata a Santa Marta venerdì mattina, 10 ottobre, riflettendo sul brano liturgico del Vangelo di Luca (11, 15-26): «una storia triste», ha detto, che comincia con Gesù che scaccia un demonio «e finisce nel momento che i demoni tornano all’anima della persona dalla quale sono stati scacciati».
È una situazione ricorrente nella vita di ogni uomo perché, ha ricordato il Pontefice citando il passo lucano, «quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti, cercando sollievo, e non trovandone dice: ritornerò nella mia casa». Ecco allora che il demonio, trovando l’anima in pace, «va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora». E così «la successiva condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
Il demonio infatti, ha spiegato il vescovo di Roma, non si scoraggia mai, «ha pazienza» e torna continuamente, anche «alla fine della vita» perché lui «non lascia quello che vuole per sé».
Anche Gesù ha sperimentato questa realtà: nel Vangelo di Luca si legge che «dopo le tentazioni nel deserto» il demonio lo lasciò in pace per un periodo, ma poi «tornava e tornava». E i demoni «gli tendevano delle trappole» fino alla fine, fino alla passione, «fino alla Croce», dicendogli: «Se tu sei il Figlio di Dio... ma vieni, vieni da noi, così noi possiamo credere». È — ha spiegato Francesco — quello che capita anche a noi quando qualcuno ci tenta domandandoci: «Ma tu sei capace?». E maliziosamente ci sfida dicendo: «No, non sei capace». Per questo «Gesù parla di un uomo forte, ben armato, che fa la guardia al suo palazzo, fa la guardia alla sua casa», perché il cuore di ognuno di noi è come una casa. E allora, si è domandato il Pontefice, «io faccio la guardia al mio cuore?».
Occorre infatti «custodire questo tesoro dove abita lo Spirito Santo, perché non entrino gli altri spiriti». E bisogna farlo «come si custodisce una casa, a chiave». Del resto, ha detto il Papa, nelle nostre case utilizziamo «tanti mezzi di sicurezza» per difenderci dai ladri. Facciamo lo stesso con il nostro cuore? Oppure lasciamo «la porta aperta»? Bisogna «vigilare», si è raccomandato Francesco, perché il demonio, anche se «è stato cacciato via col battesimo, va, cerca altri sette peggiori di lui e torna».
Ecco allora la necessità di un’attenzione continua. Occorre sempre chiedersi: «Cosa succede lì» dentro di noi? «Io sono la sentinella del mio cuore?». Impariamo, ha suggerito il Pontefice, dalla nostra vita quotidiana: «Chi di noi, quando è a casa, sia in cucina, sia alla nostra scrivania, sia dove sia, e vede passare una persona che non conosce, chi di noi rimane tranquillo? Nessuno!». Tanto che subito si rivolge allo sconosciuto: «Ma lei chi è? Chi lo ha fatto entrare? Da dove è entrato?». Anche in noi può accadere lo stesso. «Quante volte — ha sottolineato il vescovo di Roma — entrano i cattivi pensieri, le cattive intenzioni, le gelosie, le invidie. Tante cose, che entrano. Ma chi ha aperto quella porta? Da dove sono entrati?». E se non ci accorgiamo di chi facciamo entrare nel nostro cuore, questo «diviene una piazza, dove tutti vanno e vengono». Viene a mancarvi l’intimità. E lì «il Signore non può parlare e nemmeno essere ascoltato».
Succede allora che, anche se il nostro cuore «è proprio il posto per ricevere lo Spirito Santo», senza la giusta vigilanza «lo Spirito finisce all’angolo», come se lo chiudessimo in «un armadio». E lì lo Spirito è «triste».
Come fare quindi per evitare che questo accada? Per dare una risposta il Papa ha trovato spunto ancora dal Vangelo. E ha citato un’espressione usata da Gesù «che sembra un po’ strana: “Chi non raccoglie con me, disperde”». Partendo dalla parola “raccogliere”, Francesco ha spiegato che bisogna «avere un cuore raccolto», un cuore nel quale riusciamo a essere consapevoli di «cosa succede». Raccomandabile in questo senso può essere la pratica, tanto antica «ma buona», dell’esame di coscienza. «Chi di noi — ha chiesto il Pontefice — la sera, prima di finire la giornata, rimane da solo» e nel silenzio «si fa la domanda: cosa è accaduto oggi nel mio cuore? Cosa è successo? Che cose sono passate attraverso il mio cuore?».
È un esercizio importante, una vera e propria «grazia» che può aiutarci a essere dei buoni custodi. Perché, ha ricordato il Papa, «i diavoli tornano, sempre. Anche alla fine della vita». E per vigilare che i demoni non entrino nel nostro cuore bisogna saper «stare in silenzio davanti a se stessi e davanti a Dio», per verificare se nella nostra casa «è entrato qualcuno» che non conosciamo e se «la chiave è a posto». Questo, ha concluso il Pontefice, «ci aiuterà a difenderci da tante cattiverie, anche da quelle che noi possiamo fare». Perché «questi demoni sono furbissimi», e sono capaci di ingannare tutti.

lunedì 6 ottobre 2014

Dio costruisce sul nulla





“Quando si può soffrire e amare, si può molto, si può il massimo che è possibile in questo mondo. Si sente che si soffre, non sempre si sente che si ama ed è una grande sofferenza in più, però si sa che si vorrebbe amare, e voler amare è amare … DIO COSTRUISCE SUL NULLA.
È con la sua morte che Gesù ha salvato il mondo,  è con il niente degli apostoli che fondato la chiesa; è con la Santità e nel nulla dei mezzi umani che si conquista il cielo e che la fede viene propagata.”
Beato Charles de Foucauld


Dio ha voluto condividere con noi questa grande e bellissima “costruzione”che lui ha creato che è il mondo. Noi siamo nel mondo e ne facciamo parte.
Oggi il mondo corre, non gli piace aspettare . Siamo diventati delle “Ferrari” capaci di pensare a mille cose in un minuto, peggio del computer.
Un esempio? Vi è mai capitato che mentre lavate i piatti o state al PC di pensare altri miliardi di cose. Alla fine finisce che noi il nostro lavoro che stiamo facendo non lo facciamo bene perché la nostra testa è altrove. Ecco, noi non abbiamo la pazienza dì fare le cose. Ogni giorno facciamo una “maratona” agli ostacoli. Prendiamo consapevolezza di andare piano, a fare silenzio dentro di noi,a  vivere il momento presente. Se molti di noi andassimo a fare l’elettroencefalogramma risulterebbe l’alto rischio di un “arresto cerebrale”.
Non riusciamo a vivere senza i “problemi”, perché ci sono diventati ormai come “amici del cuore”.
Non possiamo vivere una vita più tranquilla perché altrimenti non sarebbe la stesa cosa, come fa la pubblicità della nutella: “che mondo sarebbe senza nutella?”. Ma vi pongo una domanda: ma Gesù in tutto questo dov’è? Gesù per molti è divenuto il “dopo” di tutto:
-          dopo il lavoro
-          dopo la partita di calcio
-          dopo le faccende domestiche (la casa deve essere un brillante  e poi Gesù!!)
-          dopo il riposino quotidiano
Diceva una certa Madre Teresa di Calcutta: “In ogni cosa che noi facciamo dobbiamo mettere Gesù”.
Dobbiamo per un istante spegnere la “radio” della nostra mente  e metterci le “cuffie” del nostro cuore e ascoltarlo in silenzio.
Oggi penso che si sia perso il “gusto” di “assaporare” le parole del Vangelo, ci si è dimenticati di esso. Ci si trova a lottare da soli senza pregare e invocare il nome del Signore. Quanta tristezza c’è perché il non si vuole amare Gesù e man mano si va spegnendo la lampada della FEDE.